STORIA - LA BATTAGLIA DI EL ALAMEIN (1942)
23 Ottobre 2012 sarà il 70° anniversario del primo incarico ufficiale della Folgore, con il suo impegno durante la battaglia della Seconda Guerra Mondiale ad El Alamein del 1942, in cui morirono piu di 60 00 soldati per tener fede al loro incarico.
Nel secondo semestre del 1942, anche in Africa settentrionale le sorti del conflitto, inizialmente favorevoli all'Asse, si rovesciarono, come successe a Stalingrado e successivamente succederà nel Pacifico con la battaglia navale nelle isole Midway.
El Alamein era una località a 100km da Alessandra D'Egitto, dove nacque Giuseppe Ungaretti. Le truppe Italo-Tedesche vi erano giunte nel '42 arrestandosi davanti ad una strozzatura situata tra la costa e la depressione desertica del Qattara, una distesa di sabbie mobili invalicabile.
Le truppe del generale nazista Erwin Rommel, abilissimo comandante militare soprannominato la "volpe del deserto", non riuscirono nè ad aggirare verso il deserto le scoscese scarpate della depressione, nè a forzare lo strettissimo varco che si apriva tra questa e il mare.
Proprio in quel deserto che aveva visto la più spettacolare guerra di movimento della storia militare, con la conquista della cirenaica, il fronte si stabilizzò in due schieramenti contrapposti, con trincee e camminamenti che ricordavano le tecniche usate nel primo confilitto mondiale. il 23 ottobre 1942, gli inglese passarono al contrattacco. Giovandosi di un un imponente flusso di rifornimenti, le truppe del generale Bernard Montgomery, dopo giorni di terribili mischie in trincea e combattimenti all'arma bianca, dove vedemmo la Folgore (reparto operativo dei paracadutisti italiani) resistere ai terribili attacchi inglesi nonostante l'inferiorità numerica e la superiorità inglese nelle attrezzature e mezzi militari, riuscirono a sfondare le linee italo-tedesche (4 novembre 1942). Pochi mesi dopo, le truppe dell'Asse avevano perso tutta la Libia e si trovarono arroccate in Tunisia assalite da Ovest anche dagli americani, sbarcati l'8 novembre 1942 in Algeria e Marocco.
Italiani e Tedeschi resistettero in Tunisia per circa 5 mesi, poi la loro resa spalancò agli Alleati le porte della Sicilia e dell'Italia.
Quando si parla della battaglia di El Alamein si pensa subito a due nomi: Rommel e "Folgore".
La divisione paracadutisti italiana si battè valorosamente ad El Alamein, ma anche le altre divisioni italiane si comportarono altrettanto valorosamente. Lo stesso Rommel nutriva stima nei confronti dei soldati italiani, in merito al valore del nostro soldato ad El Alamein molte fonti gli attribuiscono la celebre frase: «Il soldato tedesco ha stupito il mondo, il bersagliere italiano ha stupito il soldato tedesco».
Resta senzaltro indiscusso il comportamento eroico della divisione "Folgore" che durante la battaglia di El Alamein resistette all'attacco portato da ben tre divisioni britanniche, una corazzata e due di fanteria, basterà ricordare che tra la sera del 23 ottobre e quella del 28, in 5 giorni di combattimento ad El Alamein, la divisione folgore perse 39 ufficiali e 560 tra sottufficiali, graduati e paracadutisti caduti o feriti. Su 12 comandanti presenti in linea, 8 erano morti e 2 feriti. Davanti alle loro posizioni gli inglesi avevano lasciato 70 carri distrutti, più di 600 caduti e 197 prigionieri, di cui 23 ufficiali.
Tanto valore suscitò il rispetto e l'ammirazione anche da parte degli stessi nemici britannici. Un ufficiale superiore inglese, preso prigioniero dai paracadutisti nei combattimenti del 27 ottobre, presentandosi al comandante del 187° reggimento della "Folgore" gli disse: «Credevamo di doverci battere contro degli uomini, per quanto famosi, e ci siamo urtati a dei macigni. Ogni vostro soldato, Signore, è un eroe».