Magistratura
La magistratura è costituita dall'insieme dei giudici, cioè dei soggetti incaricati di svolgere le funzioni giurisdizionali.
I giudici devono essere indipendenti e imparziali.
L'indipendenza delle autorità giudiziaria è una indipendenza interna ed esterna.
La indipendenza esterna riguarda i rapporti con gli altri poteri dello stato: la magistratura è un potere autonomo e indipendente dagli altri poteri dello stato e ha un proprio organo di autogoverno, costituito dal consiglio superiore della magistratura.
la indipendenza interna riguarda i rapporti con gli altri giudici: i giudici sono soggetti soltanto alla legge e non sono organizzati gerarchicamente.
I magistrati inoltre sono nominati mediante concorso (salvo alcune eccezzioni riguardanti i giudici onorari) e sono inamovibili, nel senso che l'eventuale sospensione o dispensa dal servizio oppure la destinazione a un'altra sede o a un'altro incarico può essere decisa soltanto con il loro consenso o con una decisione del consiglio superiore della magistratura.
L'imparzialità dell'attività giudiziaria significa che il giudice non deve avere un interesse nella causa, in caso contrario il giudice ha l'obbligo della astensione,o in mancanza,le parti hanno il diritto di ricusazione nei suoi confronti.
A garanzia della indipendenza e imparzialità dei giudici, la costituzione stabilisce il principio del giudice naturale, cioè il principio in base al quale una causa deve essere giudicata dal giudice precostituito in base alla legge; è vietata la istituzione di giudici straordinari, nominati appositamente per decidere una determinata causa
La funzione giurisdizionale è esercitata dai giudici ordinari, cioè dai giudici appartenenti alla magistratura ordinaria e componenti a giudicare qualsiasi tipo di causa.
Nel nostro ordinamento i giudici ordinari sono:
in materia civile, il giudice di pace e il tribunale per il primo grado, la corte d'appello per il secondo grado e la corte di cassazione per i giudici di terzo grado.
in materia penale, il giudice di pace, il tribunale e la corte d'assise per i giudici di primo grado, la corte d'appello e la corte d'assise d'appello per i giudici di secondo grado e la corte di cassazione per i giudici di terzo grado.
Nel nostro ordinamento i principali giudici speciali sono:
i tribunali amministrativi regionali e il consiglio di Stato, giudici incaricati a giudicare le cause tra cittadini e la pubblica amministrazione,
le commissioni tributarie, che sono giudici in materia fiscale incaricati di giudicare le cause tra contribuenti e amministrazione finanziaria,
tribunali militari, incaricati a giudicare i reati commessi da appartenenti alle forze armate.
L'organo di autogoverno della magistratura, che garantisce l'indipendenza e l'autonomia dei giudici rispetto agli altri poteri dello stato, in particolare, rispetto al potere esecutivo è il consiglio superiore della magistratura (CSM).
Esso è presieduto dal presidente della repubblica ed è formato da 24 membri elettivi, 16 membri "togati" eletti da tutti i giudici, e 8 memri "laici" eletti dal parlamento in seduta comune. Il loro incarico dura per 4 annied è incompatibile con altri cariche pubbliche indicate dalla legge.
Il CSM è competente per tutte le decisioni in materia di status e carriera dei magistrati e per i provvedimenti disciplinari nei confronti dei magistrati per violazione degli obblighi del loro ufficio.
Inoltre un giudice è responsabile in caso di:
dolo, consistente nell'intenzione di danneggiare un terzo,
diniego di giustizia, consistente nell'omissione, rifuto, o ritardo nel compimento di un atto o di un provvedimento dovuto,
colpa grave, consistente in un comportamento gravemente negligente.
La persona che ritiene di essere stata danneggiata dal comportaemnto di un giudice, può chiedere il risarcimento dei danni.